Spaziale presenta la sesta attivazione in vista del Padiglione Italia alla 18. Mostra di Architettura – La Biennale di Venezia.  

Sea changes: trasformazioni possibili
 è la sesta delle nove attivazioni site-specific di “Spaziale presenta”, la fase propedeutica alla realizzazione di “Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri”, il progetto del collettivo Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi) per il Padiglione Italia (vedi notizia DeArtes qui) alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia (vedi notizia DeArtes qui), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

[Vista dello stagno di sale ‘e Porcus. Foto © Lemonot]

Questa sesta attivazione avverrà nell’area del Montiferru, zona montuosa della Sardegna centro-occidentale, in provincia di Oristano, e coinvolgerà come progettista la piattaforma Lemonot (Sabrina Morreale, Lorenzo Perri)e come advisor il ricercatore Roberto FloreIncubatore del progetto sarà Cabudanne De Sos Poetas. Lemonot è una piattaforma per pratiche spaziali e relazionali, che opera tra l’architettura e le arti performative. Roberto Flore è un ricercatore nell’ambito dell’alimentazione; nel 2018 ha fondato il DTU Skylab FoodLab, un laboratorio interdisciplinare per l’innovazione del sistema alimentare situato presso la Technical University of Denmark.

Complessi e interconnessi, i sistemi di produzione e consumo alimentare sono spesso influenzati da dinamiche internazionali che producono considerevoli effetti a catena. Nel corso degli ultimi anni, importanti studi scientifici hanno dimostrato la necessità e l’urgenza di ripensarli in un’ottica più sostenibile. Ma come possiamo crearne di nuovi che siano culturalmente rilevanti anche per le generazioni future? E quali saranno gli impatti che potrebbero generare sulle micro filiere produttive proprie di ogni territorio?

Nel tentativo di dare risposta a queste necessità sempre più stringenti, il progetto di collaborazione, prende in analisi e si interfaccia con alcune delle filiere produttive tipiche del territorio sardo, tra cui la filiera del Muggine e della la Bottarga, quella del Bue Rosso e del Casizolu del Montiferru, della Pecora e del Fiore sardo Dei Pastori, e ancora la filiera dei Cereali e quella dei vini come la Vernaccia di Oristano e la Malvasia di Bosa.

Nel periodo che precede l’apertura della Biennale Architettura 2023, da gennaio ad aprile, “Spaziale presenta”, vede l’attivazione di 9 interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati in tutto il territorio italiano. Queste, le attivazioni precedenti: Post disaster rooftops EP04, Taranto, Puglia (vedi notizia DeArtes qui); La Terra delle Sirene, Baia di Ieranto, Massa Lubrense, Napoli (vedi notizia DeArtes qui); Sot glas, Trieste, Friuli-Venezia Giulia (vedi notizia DeArtes qui); Uccellaccio, Ripa Teatina, Chieti, Abruzzo (vedi notizia DeArtes qui); Concrete jungle, terraferma di Venezia, Veneto (vedi notizia DeArtes qui).

Il work in progress di “Spaziale presenta” e l’attivazione dei nove interventi sarà raccontato passo dopo passo nel sito web www.spaziale2023.it e nell’account Instagram @spaziale.presenta.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 27 febbraio 2023
Immagine di copertina: Dettaglio di una pesa usata dai pescatori dello stagno
Foto © Giovanni Galanello

https://creativitacontemporanea.beniculturali.it/padiglioneitalia/
www.spaziale2023.it