Così fan tutte di Mozart segna il ritorno dell’opera in forma scenica al Teatro alla Scala di Milano, e “parla” anche mantovano: dalla voce del soprano Eleonora Buratto all’impianto scenografico. Infatti lo spettacolo è l’occasione per ricordare il genio figurativo di Mauro Pagano che ha segnato con le sue scenografie una stagione del Teatro alla Scala.

Pagano, prematuramente scomparso nel 1988 a soli 37 anni, era nato a Canneto sull’Oglio, città in provincia di Mantova dove, nelle sale adiacenti al Teatro che porta il suo nome, è conservato un ricchissimo archivio, veramente magnifico. Allievo di Ezio Frigerio, Pagano alla Scala ha firmato l’Egitto monumentale diAida per Luca Ronconi il 7 dicembre 1985, il delicato bozzettismo della Sonnambula per Ermanno Olmi nell’86, eancora per Ronconi le utopie architettoniche di Fetonte nel 1988, poco prima della prematura scomparsa.

Alla Scala sono in corso, dal 28 dicembre, le prove di Così fan tutte. Il capolavoro mozartiano sarà trasmesso da RaiCultura in diretta streaming su www.raiplay.it  www.raicultura.it  e www.teatroallascala.org sabato 23 gennaio 2021 alle ore 19. L’opera resterà poi visibile su RaiPlay.

Mantovana di nascita è anche Eleonora Buratto, soprano oggi tra i più contesi dai maggiori teatri al mondo dove si è imposta con un vasto repertorio, dopo gli esordi guidati da Riccardo Muti. Nel futuro prossimo è attesa nei ruoli di Desdemona al Liceu e di Cio-Cio-San al Metropolitan. In questa occasione vestirà i panni di Fiordiligi.

Dorabella sarà la giovane canadese Emily d’Angelo, vincitrice dell’Emerging Artist Award del Lincoln Center nel 2020 e che nel 2021 canterà a Monaco e al Metropolitan. Il tenore ucraino Bogdan Volkov, Ferrando, ha vinto il concorso Operalia nel 2016; tra gli impegni per il 2021 Onegin alla Staatsoper di Vienna. Alessio Arduini, nato a Desenzano, è tra i più affermati giovani baritoni di oggi; con Riccardo Muti è stato Ferrando a Napoli nel 2018 ma anche Figaro a Ravenna nel 2019. Federica Guida non ha 15 anni come Despina ma neppure troppi di più: a 23 anni ha vinto il concorso di Portofino ed è già stata Königin der Nacht alla Staatsoper di Vienna. Tra i più affermati interpreti del repertorio mozartiano e rossiniano, Pietro Spagnoli, Don Alfonso, è atteso nei prossimi mesi a Montecarlo, a Zurigo e a Liegi.

Sul podio sale il Maestro milanese Giovanni Antonini, direttore artistico del Wratislavia Cantans Festival in Polonia e direttore principale ospite del Mozarteum Orchester e

Kammerorchester Basel; inoltre ospite fisso con Berliner Philharmoniker, Concertgebouworkest, Tonhalle Orchester, Orquesta Nacional de España e Gewandhausorchester a Lipsia. La sua ultima apparizione al Piermarini è stata nell’autunno 2019, quando ha diretto Giulio Cesare di Händel con la regia di Robert Carsen.

Il classico allestimento scaligero di Michael Hampe – con per l’appunto le eleganti scene napoletane di Mauro Pagano – è ripreso da Lorenza Cantini. L’allestimento ha segnato nell’agosto 1982 il debutto di Michael Hampe, allora Direttore dell’Opera di Colonia, al Festival di Salisburgo con la direzione di Riccardo Muti. Alla Scala è giunto per la prima volta nel 1983 ed è stato ripreso nel 1989 sempre con Riccardo Muti; infine è stato riproposto con Ottavio Dantone nel 2007. Il successo della produzione fece di Hampe una presenza costante a Salisburgo: nel 1985 mise in scena la prima assoluta della riscrittura del monterverdiano Ritorno d’Ulisse in patria di Hans Werner Henze e nel 1987 Karajan lo volle per la sua nuova produzione di Don Giovanni. Alla Scala la collaborazione tra Michael Hampe e Riccardo Muti è proseguita con Der fliegende Holländer nel 1988.

M.L.A.
Fonte: Ufficio Stampa, 15 gennaio 2021
Immagini delle prove: Credit Brescia/Amisano – Teatro alla Scala

COSÌ FAN TUTTE
Sabato 23 gennaio 2021 ~ ore 19
Trasmesso da Rai Cultura in diretta streaming su
www.raiplay.it  www.raicultura.it  www.teatroallascala.org