La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori. Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. La Musica porta 25 concerti, la Danza 14 spettacoli, il Teatro 19 rappresentazioni. E poi Digital Stage, progetti speciali, incontri e mostre.

La sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto è la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. Più 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 Paesi in 17 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio 2021 mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Il 64° Festival dei Due Mondi affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

14/07/2019 62 Festival dei 2 Mondi di Spoleto. Piazza Duomo, Concerto finale

Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci e Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città. Infatti Spoleto apre 17 luoghi unici: teatri, chiese, piazze, chiostri e palazzi storici, che il Festival si impegna a proteggere e migliorare.


Roma, Auditorium Parco della Musica 13 07 2020 Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Antonio Pappano direttore ©Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Musacchio, Ianniello & Pasqualini

IL PROGRAMMA IN BREVE

MUSICA
La Musica torna al cuore del Festival 2021 con l’inizio della residenza quinquennale a Spoleto di due grandi istituzioni internazionali: la Budapest Festival Orchestra e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

La Budapest Festival Orchestra approda per la prima volta a Spoleto al fianco dal suo direttore principale e fondatore Iván Fischer, che per il concerto inaugurale di venerdì 25 giugno in piazza Duomo sceglie la musica francese di inizio ’900. I concerti di mezzogiorno del primo weekend ospitano una rassegna di otto appuntamenti da camera, dal Barocco al secondo ’900.

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia schiera tutte le proprie forze: l’Orchestra e il Coro, diretti da Pascal Rophé per l’esecuzione di Oedipus rex, omaggiano Igor Stravinskij nel 50° dalla scomparsa. Il cast vocale d’eccezione vede Allan Clayton (Oedipus), Anna Caterina Antonacci (Giocasta) Andrea Mastroni (Creonte/Messagero) Mikhail Petrenko (Tiresia) John Irvin (Il Pastore). Voce recitante è Pauline Cheviller. Si susseguono concerti da camera, quartetti per archi e pianoforte, e il trio Antonio Pappano, Luigi Piovano e Alessandro Carbonare e altri appuntamenti.

Dalla collaborazione con Umbria Jazz nascono due appuntamenti musicali molto attesi, con due dei migliori pianisti jazz sulla scena intern­azionale accomunati da una solida formazione classica: Brad Mehldau e Fred Hersch.

Prevista sul palcoscenico del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti e sospesa per le limitazioni imposte dall’emergenza Covid, l’opera Jeanne d’Arc au Bûcherdi Arthur Honneger, per la regia di Romeo Castellucci, viene proposta in video nella versione ripresa al Teatro La Monnaie De Munt di Bruxelles. infine la coppia rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo: Colapesce e Dimartino.


Folia © Gilles Aguilar

DANZA
La proposta di questa sezione è all’origine della contaminazione tra generi: spettacoli internazionali che fanno convivere linguaggi multipli. Nel balletto del coreografo Mourad Merzouki Folia la danza diventa un’arte a mosaico, tra connivenze tra hip-hop e musica barocca, tra la tarantella italiana e l’elettronica, tra il balletto classico e i movimenti dei dervisci rotanti.

Artisti rivelazione e coppia affiatata sia sul palcoscenico che nella vita privata, Jonas Lopes e Patrick Lander sanno creare un mondo fantastico e surreale in cui far entrare lo spettatore. La giovane coreografa franco-portoghese Flora Détraz esplora il rapporto tra voce e movimento ideando spettacoli dalla polifonia estrosa. Non ha bisogno di presentazioni il coreografo Angelin Preljocaj, che torna al balletto narrativo, ambito in cui eccelle, per rileggere Čajkovskij.

Sotto la guida ispiratrice e visionaria del direttore artistico Yaron Lifschitz, l’ensemble australiano Circa è la prima compagnia di circo contemporaneo a portare in scena Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij, proposto sul Digital Stage.


Platonov © Luca del Pia

TEATRO
L’attenzione del Festival per una nuova generazione di drammaturghi è rivolta alla scena internazionale quanto alle promesse del teatro italiano. Dal panorama italiano Leonardo Lidi emerge per il suo approccio che mira a restituire il primato al testo e debutta a Spoleto con La signorina Giulia di August Strindberg in prima assoluta. Altra voce del teatro nazionale è il regista umbro Liv Ferracchiati che si confronta con Cechov.

La regista Lucia Calamaro si interroga sugli esiti dell’evoluzione della specie umana.Massimo Recalcati debutta a Spoleto come autore teatrale con lo spettacolo Amen, in forma di concerto per voci ed elettronica, per la regia di Valter Malosti. Il Festival dedica una serata a Giorgio Strehler, in occasione del centenario della nascita: la moglie Andrea Jonasson ripercorre, insieme a Margherita Di Rauso, la vita artistica del grande regista italiano attraverso lettere autografe, brani teatrali e appunti di prove, accompagnata dal quartetto del Teatro Regio Torino e dal pianista Carlo Caputo.


SPOLETO 64 PER DANTE
Nel settimo centenario della scomparsa, il Festival dei Due Mondi celebra Dante tra letture, teatro, musica e approfondimenti. Il regista Piero Maccarinelli porta in scena la parola dantesca con, sul palcoscenico, Fausto Cabra, Massimo De Francovich, Luca Lazzareschi, Manuela Mandracchia. L’Ensemble Micrologus conduce tra le musiche del XIII secolo, dei “trovatori” che Dante ben conosce e cita. Un convegno di studi è organizzato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Debutta l’opera-film di Lucia Ronchetti Inferno, per la regia di Kay Voges e Markus Lobbes, in coproduzione con Opera und Drama Theatre Frankfurt am Main. La mostra Dante nelle terre del Ducato racconta i legami tra il poeta e l’antico Ducato di Spoleto.


PROGETTI SPECIALI
La Fondazione Carla Fendi dedica il progetto Art&Science into Spoleto a due grandi artisti che hanno vissuto e lavorato nel territorio dalla fine degli anni Sessanta agli anni Ottanta: Sol LeWitt, tra i massimi esponenti del concettualismo e Anna Mahler, scultrice figlia di Gustav e Alma Mahler.  Alla presentazione dei video sugli artisti, con l’intervento del neuro-scienziato cognitivo Vittorio Gallese, seguono la visita alle residenze d’artista Mahler & LeWitt Studios e la consegna del Premio Carla Fendi a Carol LeWitt e Marina Mahler, in occasione del concerto che chiude il Festival 2021.

Spoleto ospita la prima edizione del Festival Rai per il Sociale, dedicato alla sostenibilità in ambito economico, ambientale e sociale. In tre giornate firme autorevoli della redazione Rai accompagnano i partecipanti nel dialogo con personalità illustri delle istituzioni nazionali ed europee, per riflettere sull’Agenda 2030.

Anche quest’anno Spoleto è luogo di adozione per la sperimentazione di giovani attori e registi della rassegna teatrale e dei laboratori internazionali organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, mentre l’European Young Theatre, alla sua VIII edizione, vede attori e registi allievi delle più importanti scuole internazionali proporre studi e performance in una Group Competition. Raccoglie le migliori esperienze di talentuosi attori, registi e compagnie emergenti del panorama italiano e internazionale anche la rassegna di La MaMa Spoleto Open.


Francesco Tristano © Marie Staggat

MOSTRE
Il Festival commissiona a Daniel Buren un nuovo intervento di dimensioni architettoniche, che sarà inaugurato nel 2022. La mostra Pina Bausch e la sua rivoluzione: il teatro della commedia umana raccoglie gli scatti di Piero Tauro alla grande coreografa e al suo Wuppertal Tanztheater.

Windows è la prima di una serie di esposizioni a cura di Teodora di Robilant in collaborazione con la Galleria Alessandra Bonomo. La mostra include una selezione di lavori di artisti internazionali che si interrogano sull’attuale stato della natura.

Disegni di Giuseppe Penone è un viaggio nel pensiero visivo dell’artista; Work in progress presenta dipinti e disegni antichi tratti dalla collezione spoletina della Fondazione Marignoli di Montecorona; la personale Stefano Di Stasio: Astanze attinge dalla collezione della storica galleria dell’Attico di Roma; Resistenze, sculture site specific dell’artista Josè Angelino.

La mostra Frammenti di un percorso teatrale è la prima tappa espositiva di un processo di ricerca che nei prossimi anni riorganizzerà gli archivi del Festival per riportare alla luce documenti, fotografie, bozzetti d’epoca, costumi e arredi scenici delle varie edizioni.

Teatro Romano foto Cristiano Minichiello

INCONTRI
In un fitto calendario giornaliero di incontri trasmessi in diretta streaming, il pubblico può conoscere i protagonisti degli spettacoli. L’Associazione Donne per – gruppo di giornaliste, storiche, letterate, economiste e scienziate – condivide attraverso parole e immagini le esperienze di lavoro e di vita.

L’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e l’Instituto Cervantes di Roma dedicano un appuntamento a Federico Garcìa Lorca e al suo rapporto con l’Italia, con la partecipazione della nipote Laura García Lorca e di Juan Carlos Reche, Direttore dell’Instituto Cervantes di Roma.

Partendo dall’analisi dell’impatto della pandemia sul settore culturale italiano, l’Associazione per l’Economia della Cultura propone una riflessione strategica sulle possibilità del settore nella ripresa dell’economia. La Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto prosegue la ricerca sulle origini del Festival dei Due Mondi attraverso la conferenza Coltivare la memoria, un libro e una mostra.

Per il calendario completo degli appuntamenti del Festival si rimanda al sito.

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 14 giugno 2021
Immagine di apertura: Piazza Duomo, Kim Mariani

FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO
25 giugno – 11 luglio 2021

Fondazione Festival dei Due Mondi
Via Vaita Sant’Andrea, 10 – 06049 Spoleto (PG) Italy
T. +39 0743 221689

Info e biglietti: Call Center +39 0743 222 889 oppure info@ticketitalia.com Biglietti acquistabili tramite il sito e nelle sedi:
Box25 (piazza della Vittoria, 25)
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti (via Vaita Sant’Andrea, 12)
Palazzo Mauri(via Brignone, 11)

www.festivaldispoleto.com