Ritorna il grande mondo del libro nel Salone della Cultura. In questa quinta edizione sono oltre 250 gli espositori che presentano circa 400.000 titoli: dall’incunabolo, ossia un libro manoscritto prima del 1455, ai libri preziosi da collezione, al libro d’artista, libri degli editori da libreria. Un’offerta straordinaria che, nelle precedenti edizioni, ha registrato oltre 110.000 visitatori, 240 editori, 540 librai e 116 antiquari. Il Salone della Cultura deve la sua singolarità alla contemporanea presenza, unico caso in Italia e in Europa, di editori di libri nuovi, librai d’occasione/collezionisti e librai antiquari della ALAI (Associazione Librai Antiquari d’Italia) e della ILAB (International League of Antiquarian Bookseller). Quest’anno inizia la collaborazione con un’altra grande manifestazione milanese della cultura, Bookcity, che si occupa della direzione artistica di una sala dalla capienza di 100 posti destinata alle presentazioni di libri e autori.

Il Salone della Cultura si svolge il 20 e 21 novembre 2021, in data posticipata rispetto alla consueta di gennaio, nel nuovissimo spazio di Superstudio Maxi, a Milano. In collaborazione con Poste Italiane è previsto l’Annullo filatelico appositamente creato.

Da il Corriere dei Piccoli, 1945

DINO BUZZATI, LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA
La famosa invasione degli orsi in Sicilia è un successo inarrestabile, e in occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa di Dino Buzzati gli viene dedicata una mostra, intitolata come la sua favola più famosa e amata. Vi si trovano tutte le prime edizioni delle opere di Buzzati, dal Deserto dei Tartari alle varie edizioni della Invasione degli orsi, al mitico Corriere dei Piccoli dove apparve nel 1945 la prima pubblicazione di questa fiaba. E poi lettere, edizioni straniere e alcuni quadri per testimoniare uno degli artisti più poliedrici del secolo scorso. A cura di Marco Perale.

FORTUNATO DEPERO, IL MANOSCRITTO INEDITO
Per la prima volta visibile al pubblico il Manoscritto del grande artista futurista, intitolato Il pubblico e l’artista, redatto tra il 1946 e il 1947 sul retro di un famoso libro pubblicato da Depero stesso. Si tratta della chiave di lettura dell’intera sua opera, nella quale l’artista espone la sua concezione, l’impatto che l’arte del Novecento ha avuto con il Futurismo, il suo modo di vedere l’arte e la vita sociale. A cura di Maurizio Scudiero, che al Salone presenta il suo Fortunato Depero. La poetica della mia arte. Il manoscritto inedito (Luni Editrice).

BRUNO MUNARI: 49 SATELLITI, NON UNO DI PIÙ
Bruno Munari, artista poliedrico e designer, inventò all’inizio degli anni 70 per l’editore Bompiani una collana di libri indimenticabile, fonte ancora oggi di stupore: “I satelliti”. Primo titolo: L’uomo come fine di Alberto Moravia. È esposta l’intera collana di 45 libri che si presenta, nella sua semplicità (il tratto di Munari, la sua firma) forse come il più compiuto scherzo di Munari designer di copertine. A cura di Mauro Chiabrando.

VINYL WARHOL | COPERTINE DEGLI LP 1949-1987
Nella sua eclettica e vasta produzione artistica Andy Warhol creò decine di copertine di LP, che considerava straordinari mezzi per veicolare la sua arte al grande pubblico, lontano dai circuiti delle gallerie. “Vinyl Warhol” presenta 40 copertine, realizzate tra il 1949 e il 1987 e, tra quelle esposte per la prima volta in Italia, ce ne sono alcune che, per la loro genialità, sono entrate nella storia non solo dei dischi, ma dell’arte e del costume, come la copertina di Sticky fingers dei Rolling Stones (1971), con una vera cerniera lampo per jeans montata sulla cover. E quelle degli album di Miguel Bosé, Made in Spain e Milano-Madrid, entrambi del 1983, e di Loredana Berté, con una foto dell’artista. A cura di Matteo Luteriani.

Immagine tratta da Pinterest Luca Brancati

WAR RUGS, I TAPPETI DELLE GUERRE AFGHANE
Alla fine degli anni 70, con l’invasione russa, arrivarono per le strade e nei cieli dell’Afghanistan armi moderne, mai viste prima. Oggetti terribili che diventarono parte dell’iconografia secolare dei tappeti afghani, tessuti dai nomadi Baluci, i quali iniziarono a integrare le tradizionali decorazioni dei loro pezzi unici, che mostravano giardini animali o geografie colorate, con la raffigurazione di carri armati, elicotteri e kalashnikov. Nacquero così i War Rugs che i soldati russi portavano a casa come souvenir. Il Salone presenta 20 straordinari esemplari dalle raccolte di Luca Emilio Brancati e Amedeo Vittorio Bedini, che insieme hanno firmato il volume Tappeti delle Guerre Afghane (Luni Editrice).

CROCE ROSSA ITALIANA
DALLA GRANDE GUERRA E DALLA “SPAGNOLA” AL COVID-19: LO STESSO IMPEGNO IERI E OGGI
Il Salone della Cultura dedica quest’anno un tributo particolare alla Croce Rossa Italiana, al suo impegno nel salvare vite umane sui terreni di guerra e al suo impegno altrettanto fondamentale in tempi di pace, nel contrasto alle epidemie, come fu per La Spagnola e come accade oggi per il Covid-19. Cimeli rarissimi e un campo di primo soccorso della Grande Guerra montato originale. Un’Istituzione imprescindibile che, con il progetto Il Tempo della Gentilezza, è in prima linea per supportare le persone più vulnerabili con lo stesso spirito di allora seguendo i sette principi fondamentali di Croce Rossa: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità, Universalità.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Gargano, 22 settembre 2021 

SALONE DELLA CULTURA
20 – 21 novembre 2021

Superstudio Maxi
Via Moncucco 35, Milano
Si consiglia l’acquisto dei biglietti online sul sito

Salone della Cultura
t. 0236593180 | segreteria@salonedellacultura.it
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