La mostra dedicata al legame tra il pittore fiammingo Pieter Paul Rubens e la città di Genova, è stata presentata con un anno d’anticipo in quanto il 2022 sarà l’Anno del Barocco. Palazzo Ducale ospiterà, dal 6 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023, una straordinaria esposizione per raccontare la grandezza del massimo esponente dell’arte di quel periodo. “Rubens e i Palazzi di Genova” nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa nel 1622 del volume di Rubens Palazzi di Genova. Saranno visibili in tutto circa 150 opere di cui una ventina di Rubens provenienti da mezza Europa. Tra queste, l’Autoritratto del 1604, che giunge in Italia per la prima volta. Inoltre, lavori di altri artisti attivi a Genova negli stessi anni.

Nell’ambito dell’Anno del Barocco, a marzo inaugurerà “Un superbo barocco” alle Scuderie del Quirinale a Roma (la stessa mostra avrebbe dovuto tenersi questo autunno a Washington, ma purtroppo è saltata) e anche Genova ha in programma un’altra esposizione dedicata.  

Pieter Paul Rubens, Il primo autoritratto, collezione privata, long term loan alla Rubenshuis di Anversa

RUBENS A GENOVA
Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito di Vincenzo I Gonzaga, Duca di Mantova, presso la cui corte era pittore. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina.

LA MOSTRA
Sono presentate oltre 150 opere, tra le quali hanno il ruolo di protagonisti circa venti Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane, che si sommano a quelli presenti in città. A partire da questo nucleo, si dipana il racconto di quello che fu il contesto culturale e artistico della città nell’epoca del suo maggiore splendore. Ecco dunque lavori che raccontano la civiltà dei Palazzi genovesi del Seicento (che spesso coincidono con i Palazzi dei Rolli) e i dipinti degli autori che Rubens per certo vide e studiò, come Tintoretto e Luca Cambiaso; che incontrò in Italia e in particolare a Genova durante il suo soggiorno, come Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola e Bernardo Castello; con cui collaborò, tra gli altri Jan Wildens e Frans Snyders.

Oggetti d’arte, disegni, incisioni, arazzi, arredi, volumi antichi, perfino abiti, accessori femminili e monili, come il bottone-gioiello prestato dagli Uffizi, consentono di celebrare la grandiosità di una capitale artistica alla quale fu dato l’appellativo di Superba.

Tra le opere che tornano a Genova, città per cui il genio barocco le creò su commissione dei più ricchi genovesi del tempo, il Ritratto di Dama del Faringdon Collection Trust, eccezionalmente staccata dalle pareti della meravigliosa dimora di Buscot Park nell’Oxfordshire in Inghilterra: una dama finora senza nome, che grazie agli studi in preparazione della mostra è ora riconoscibile nella genovese Violante Maria Spinola Serra.  E poi il San Sebastiano di collezione privata europea recentemente ritrovato, già parte della collezione di Carlo Filippo Antonio Spinola marchese de Los Balbases.

Pieter Paul Rubens Palazzi di Genova, Anversa 1622, Genova, Musei di Strada Nuova, DOCCSAI Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova Foto ©Stefano Bucciero, Genova

IL NETWORK E IL PERCORSO RUBENSIANO IN CITTÀ
L’appuntamento espositivo di Palazzo Ducale è l’occasione per attivare una rete culturale chiamata Rubens 22. A Network ideata e curata da Anna Orlando. All’insegna di Rubens sono coinvolte oltre 25 realtà pubbliche e private, dai Musei di Strada Nuova al Museo Diocesano, dall’Accademia Ligustica di Belle Arti a Palazzo della Meridiana, dall’Università degli Studi di Genova alla Fondazione Teatro Carlo Felice e al Conservatorio Nicolò Paganini, insieme all’Arcidiocesi e a molti altri. In programma, focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie, eventi collaterali e ulteriori progetti espositivi. Il visitatore potrà inoltre seguire un vero e proprio itinerario rubensiano alla scoperta dei capolavori nelle loro sedi permanenti: la Chiesa del Gesù, la Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, e i palazzi cinquecenteschi che Rubens visitò.

Ambito fiammingo, fine sec. XVI, Bottone-gioiello
Firenze, Gallerie degli Uffizi, Tesoro dei Granduchi

CURATORI E COLLABORAZIONI
La curatela è di Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché nuovo Chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e di Anna Orlando, independent scholar genovese. Alla base del progetto #GenovaRubens vi è un lungo percorso di studi e approfondimenti scientifici avvenuto con il supporto di un comitato scientifico internazionale e da studiosi di diversi Paesi. La mostra – prodotta dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura ed Electa – è in collaborazione con la Città di Anversa e il Centrum Rubenianum di Anversa, il Consolato Onorario del Belgio a Genova e Camera di Commercio di Genova. Rubens e i Palazzi di Genova e il progetto Rubens 22. A Network fanno parte del programma culturale di Ocean Race a Genova.

M.C.S.
Fonte: Free Trade, 21 ottobre 2021
Immagine di copertina: Pieter Paul Rubens, Violante Maria Spinola Serra
©The Faringdon Collection Trust, Buscot Park, Oxfordshire

RUBENS E I PALAZZI DI GENOVA
6 ottobre 2022 – 22 gennaio 2023

Palazzo Ducale Genova
www.palazzoducale.genova.it
#GenovaRubens