Trame Sonore Mantova: 4mila ore di musica in 5 giorni, dal 31 maggio al 4 giugno. Il direttore artistico Carlo Fabiano invita a ‘cogliere il suono della città’.

“Cinque giorni al settimo cielo” è il claim della 11a edizione della rassegna che porta a Mantova 150 concerti, 350 cameristi con nomi di spicco italiani e internazionali, per un totale di oltre 4000 ore di musica, dall’antica alla contemporanea. Special guest Martha Argerich, Guest of Honor Alfred Brendel, Artist in Residence Alexander Lonquich. La rassegna Trame Sonore,  dal cuore di Palazzo Ducale si estende per tutta la città dei Gonzaga in oltre trenta sedi, tra palazzi storici, musei, luoghi di culto, dimore nobiliari e siti di grande bellezza artistica, tutti raggiungibili facilmente a piedi o in bicicletta (vedi notizia DeArtes qui).

Un programma «coinvolgente e unico nel suo genere» nel quale è entusiasmante, ma potrebbe anche risultare complesso districarsi per operare le proprie scelte. «Il Festival non ha un filo conduttore unico: non ci ho mai creduto. Le nostre 18 Trame sono una base logistica» ha esordito il direttore artistico, Maestro Carlo Fabiano, nel fornire qualche «suggerimento di partecipazione» per godersi appieno la “scorpacciata” musicale. E per «non spaventarsi della vastità del programma». Il tutto, con l’ausilio del sito ulteriormente facilitato nell’evidenziare i diversi intrecci possibili. Quella di Mantova infatti non è equiparabile a una stagione concertistica, bensì è «una situazione immersiva che ci consente di percepire l’arte da una situazione festivaliera straordinaria e non ordinaria, di cogliere il suono della città».

«Questa città ha una sonorità incredibile, unica al mondo. Sentire suoni completamente differenti, ascoltare artisti molto diversi, è un esercizio meraviglioso. E dimostra che quest’arte non è superata ma attuale, e aggiungo necessaria» ha proseguito il maestro Fabiano.

Il sito presenta innanzitutto tre “bottoni”, chiavi di accesso che mostrano la struttura di base del festival: l’elenco degli artisti, l’elenco delle sedi, le 18 diverse Trame. Cliccando sul nome di un artista appare l’indicazione del giorno, della sala e del programma che eseguirà. Cliccando invece su un luogo, appaiono tutti i concerti fissati in quella specifica sede. Infine, si può fare click sulle Trame: 18 spunti tematici, con conferme e novità. Tra queste ultime, solo per fare un esempio tra molti, i concerti vietati a chi ha più di 30 anni.

Ma si può anche partecipare via app scovando indizi e rispondendo a quesiti come in una caccia al tesoro. A ogni risposta giusta si accumulano punti e si possono vincere concerti. È possibile interagire con gli artisti e con lo staff e raccontare il festival con le proprie immagini e parole. La “Trama nascosta” si chiama Zig zago e si vive tramite l’applicazione accessibile dal sito o dal QR code stampato nel libretto. Si può giocare da soli o in gruppo, per un giorno o per più giorni, affrontando 20 quiz nel percorso breve e 50 in quello lungo, sempre divertendosi.

IL CONCERTO DI ANTEPRIMA
Quattro clavicembali allineati sul palco: la presentazione di Trame Sonore è avvenuta – non poteva essere diversamente – nel corso di un concerto al Teatro Bibiena offerto gratuitamente al pubblico, così come a ingresso gratuito sono molti degli appuntamenti del festival. Il programma della serata, interamente dedicato a Bach e di rara occasione d’ascolto, ha seguito la prassi esecutiva antica. I clavicembali sono stati suonati a due, a tre, e infine tutti assieme da Giovanni Calò, Alberto Chiari, Irene Gonzalez Roldan, Arianna Radaelli, Giulia Ricci, con l’Orchestra Frau Musika, sotto la direzione di Andrea Buccarella. Una formazione interamente composta da giovani che ha affrontato pagine di estrema difficoltà tecnica, di un virtuosismo spesso impervio, svolte con estremo equilibrio tra strumenti solisti e orchestra, ma anche con bilanciamento timbrico e dinamico.

Al di là delle palesi doti degli interpreti, a emergere è stata la bellezza della musica nella sua pura e semplice godibilità. La signora che era seduta accanto a noi, in un palco del teatro settecentesco, era intenta a consultare il libretto per confezionare la sua personale Trama che, ci ha detto, sarebbe stata concentrata sulla musica contemporanea. Ci ha spiegato di amare gli autori e le sonorità di oggi nello stesso momento in cui si è entusiasmata per Bach. Nulla di cui stupirsi. Questa è la vera autentica essenza di Trame Sonore: musica senza confini che apre gli orizzonti dell’anima. E che, semplicemente, fa stare bene. Questo concerto è stato solo l’anteprima di una nuova, fantastica avventura…

Maria Luisa Abate
Visto al Teatro Bibiena di Mantova – anticipazione del Festival trame Sonore, il 22 maggio 2023.
Contributi fotografici: MiLùMediA for DeArtes

TRAME SONORE
31 maggio – 4 giugno 2023

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