È già boom di prenotazioni, oltre diecimila da tutta Italia, per la grande Mostra “Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020” che si terrà nella villa romana dell’attore, aperta al pubblico per la prima volta, per celebrare il grande artista a cento anni dalla nascita.

In piazzale Numa Pompilio nascosta nel verde di Caracalla si affaccia la leggendaria villa dell’attore, progettata negli anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici. Sordi si innamorò subito della Villa di via Druso al Celio quando la vide nella primavera del 1954, tanto che la comprò solo poche ore dopo averla visitata. Uno scenario eccezionale che permetterà ai visitatori di immergersi nella vita quotidiana, tra le passioni e i segreti di un gigante dello spettacolo ultra-famoso per i suoi film, ma poco conosciuto nella dimensione privata.

Alberto Sordi nella sua casa negli anni ‘60
Archivio storico Luce

L’esposizione, che non ha precedenti, si snoda tra i vari ambienti della casa e del giardino per illustrare la lunga carriera e la vita dell’attore attraverso documenti inediti, oggetti, abiti, fotografie, video, curiosità.
Oltre alla Villa, il Teatro dei Dioscuri ospiterà una seconda sezione con un importante focus su “Storia di un italiano”, il programma tv degli anni Settanta, a cui il Nostro era particolarmente affezionato.
«È una grande festa quella che Roma vuole dedicare ad Alberto Sordi in occasione del centenario della sua nascita. Per la prima volta l’abitazione dell’attore, una meravigliosa villa degli anni 30 dove Alberto ha vissuto e dove viene conservata la sua storia di uomo e di artista, verrà aperta al pubblico. Una villa che fa parte del patrimonio storico della città e che, grazie all’impegno e alla volontà di Aurelia Sordi, la sorella, è stata trasformata in mezzo prezioso per la diffusione e la promozione della cultura» afferma la sindaca Virginia Raggi.

Alberto Sordi posato in casa con i suoi cani. 26.11.1955 @ Reporters Associati & Archivi Srl

«L’iniziativa offre la meravigliosa opportunità di rendere omaggio all’arte e alla carriera di un grande artista romano che ha saputo rappresentare desideri, speranze e amarezze dell’Italia del Novecento. Roma non poteva certo mancare a questo appuntamento che non è solo l’occasione per ricordare un amico, ma è soprattutto l’importante opportunità per custodire i racconti e le emozioni che Alberto Sordi ha lasciato in eredità al suo pubblico. Che lo ha amato e lo ama ancora».

Alberto Sordi durante il III Rallye del Cinema abbraccia le sorelle Savina e Aurelia, che bacia sulla guancia. 1965 @ Reporters Associati & Archivi Srl

Come spiega la Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro: «La mostra su Alberto Sordi oltre a ricordare una delle personalità più importanti del cinema italiano è l’occasione per aprire la sua casa, di cui era peraltro gelosissimo. Mi piace ricordare che il 21 luglio del 2015 firmai il vincolo relativo a tutti gli arredi e gli oggetti dell’attore e dunque questa esposizione corona un percorso di tutela e valorizzazione che rende questo bene finalmente visitabile dal pubblico. Il mio augurio è che la Casa di Alberto Sordi, costruita nel 1930 su progetto dell’architetto Clemente Busiri Vici, oltre che per una mostra temporanea possa essere in futuro aperta regolarmente, come un piccolo museo dedicato a un grande interprete del nostro cinema».

Alberto Sordi posato sorridente in camerino con la vestaglia durante la pausa sul set di un film. 16.03.1957 @ Reporters Associati & Archivi Srl

L’obiettivo di questa mostra dedicata al grande Alberto, dice il curatore Alessandro Nicosia, «è soprattutto aprire per la prima volta al grande pubblico la Villa rifugio di Sordi, farla conoscere così com’era invariata nel tempo, e ricostruire cronologicamente il suo percorso di uomo e di attore. Proprio per valorizzare la storia di questa casa che diventerà presto un museo, ho cercato di rispettare gli ambienti che sono rimasti intatti dopo la morte dell’attore, così come lui li aveva voluti e vissuti, facendoli dialogare con la proposta espositiva piena di sorprese e di tanti inediti. Questa mostra permette quindi di scoprire un Sordi che va oltre i successi cinematografici e di conoscere storie che talvolta circolavano a proposito del suo privato. Un Sordi speciale, vero: il maestro fu un benefattore, un amante degli animali e delle belle donne, un collezionista d’arte, un fotografo appassionato, un viaggiatore… E così lo raccontiamo nel progetto espositivo studiato per consentirne la visita come se si fosse ospiti dell’attore».

Alberto Sordi posato sul terrazzo della sua villa romana durante una intervista. 1974 @ Reporters Associati & Archivi Srl

La mostra monumentale dedicata ad Alberto Sordi si prefigura dunque come una esperienza immersiva e totalizzante, un viaggio spettacolare alla scoperta dell’artista e dell’uomo, un ritratto completo in tutti i suoi risvolti e le possibili sfaccettature; un racconto che lascia emergere il contributo unico e insostituibile che ha lasciato in eredità. Sordi è entrato a gamba tesa nella memoria collettiva, attento come era all’evoluzione della società da cui traeva ispirazione per le storie e i personaggi da portare sullo schermo; è stato fondamentale per aver confezionato il ritratto di un’epoca e restituito la storia del nostro paese dagli anni a cavallo della seconda guerra mondiale fino al boom economico e agli anni ’60. I suoi film e i suoi personaggi sono lo specchio della società dell’epoca raccontata con sottile ironia cogliendone, con profonda leggerezza ma anche ferocia, voli e cadute, speranze e delusioni, altezze e miserie umane, con uno sguardo sempre arguto e geniale.

Nella tensostruttura esterna alla Villa in uno spazio aperto gratuitamente al pubblico verrà proiettato un filmato dedicato a Sordi curato da Istituto Luce Cinecittà. Il tutto avrà il suo culmine il 15 giugno con il festeggiamento del suo compleanno: in Villa naturalmente, con amici e colleghi del mondo dello spettacolo.
La Mostra si completa e arricchisce di due cataloghi a cura di Alessandro Nicosia, Vincenzo Mollica, Gloria Satta, Maria Cristina Bettini e Gina Ingrassia. 
La mostra promossa da Fondazione Museo Alberto Sordi, con Roma Capitale e con Regione Lazio, con il riconoscimento del MIBACT Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti Paesaggio, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, con il patrocinio di SIAE, con il sostegno di Luce Cinecittà, Acea, Banca Generali Private e con la collaborazione di Rai Teche, è curata da Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica e Gloria Satta, prodotta e organizzata da C. O. R. Creare Organizzare Realizzare.

La villa di Alberto Sordi vista dall’esterno nel 1959
Archivio storico Luce

FONDAZIONE MUSEO ALBERTO SORDI
L’apertura della Villa di Alberto Sordi al pubblico in occasione di questa mostra, costituisce un fondamentale passaggio per il raggiungimento degli obiettivi che la Fondazione Museo Alberto Sordi ha come costitutivi. Lo scopo dell’istituzione, infatti, è perpetrare la memoria di Sordi illustrandone la vita e le opere e di istituire un museo a lui dedicato nella villa. La Fondazione Museo Alberto Sordi nacque nel 2011 per iniziativa di Aurelia Sordi che coronava così il desiderio, suo e di Alberto, che la villa di via Druso al Celio fosse destinata alla cittadinanza di Roma. La Villa era per Alberto un’oasi di tranquillità e riservatezza, un rifugio lontano dalla quotidiana mondanità e dai riflettori ma Alberto fortemente desiderava che di questo luogo un giorno potesse fruire il suo pubblico, che egli considerava il suo vero erede. L’evento espositivo organizzato da Alessandro Nicosia corrisponde perciò a quanto sempre desiderato da Alberto e da sua sorella Aurelia: destinare alla pubblica utilità quella che è una viva testimonianza del grande artista.

La Fondazione intende realizzare il museo con la volontà di preservare intatta la villa ma affinché il museo diventi completo e vitale, disponendo di ampi spazi nel giardino, si vorrebbe affiancare alla struttura della villa uno o più padiglioni per mostre ed eventi. Roma, capitale del cinema italiano, avrebbe così un nuovo luogo dove ricordare in particolare la stagione irripetibile e meravigliosa della commedia all’italiana e del neorealismo. Già nel 2016 è stato indetto insieme alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza” un concorso di idee per l’ideazione del Museo: hanno partecipato cinquanta architetti e sono stati premiati i migliori progetti; da questi progetti nasce lo spunto iniziale del Museo e del contenitore di mostre, un progetto a cui si pensa di dare avvio entro quest’anno così importante. La Villa per la sua ubicazione e la sua indiscutibile rilevanza culturale è sottoposta a molteplici vincoli artistici e ambientali e perciò l’iter progettuale risulterà certamente complesso ma necessario affinché ogni scelta preservi il valore di un luogo, oltretutto, così altamente simbolico. Come primo passo per la realizzazione del Museo la Fondazione riaccoglierà nella villa l’archivio di Alberto Sordi, che la Soprintendenza Archivistica ha dichiarato “di interesse storico particolarmente importante” ed in proposito sono stati completati i lavori per la sua ricollocazione con l’obiettivo di poterlo inaugurare proprio il 15 giugno 2020, giorno in cui Sordi nacque cento anni fa. Giambattista Faralli Vice Presidente Fondazione Museo Alberto Sordi

C.S.M.
Fonte: Punto e Virgola

IL CENTENARIO – ALBERTO SORDI 1920-2020
7 marzo – 29 giugno 2020   

Villa di Alberto Sordi, Piazzale Numa Pompilio (Terme di Caracalla)
Teatro dei Dioscuri al Quirinale, Via Piacenza 1 Roma 

Informazioni 06.85353031
info@centenarioalbertosordi.it

Biglietti e prevendite: 06.48078290
www.vivaticket.it  

Museo Alberto Sordi
Piazzale Numa Pompilio, 00179 Roma
Tel: 06 2254 1621

Fondazione Alberto Sordi
Tel. 06 4288 0729 – 06 7000884
museosordi.segr@libero.it

www.fondazionemuseoalbertosordi.org