Gentile Presidente Attilio Fontana (e per conoscenza Assessore Regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli; Dirigente settore Cultura Graziella Gattulli), fra i settori che hanno subito un immediato contraccolpo, causato dall’attuale situazione emergenziale, c’è anche quello teatrale. Le disposizioni ministeriali e l’ordinanza regionale per contenere il Coronavirus hanno previsto la chiusura dei teatri, delle biblioteche e degli spazi aggregativi, quindi anche gli spazi di cultura del contemporaneo a gestione diretta di molti operatori dello spettacolo dal vivo che operano in collaborazione con gli enti pubblici territoriali. Associazione Etre rappresenta un network di 15 presidi culturali multidisciplinari che hanno sede in Lombardia e che producono attività culturali in oltre 40 comuni lombardi, ma si fa portavoce anche di tutte quelle realtà strutturate non facenti parte della rete Etre, che sono investite in azioni di promozione della cultura, in particolare dal vivo che non sono tutelati da alcun soggetto.

Purtroppo a causa dell’ansia generata dall’incertezza per una situazione mai vista prima, vengono annullati eventi e manifestazioni in particolare nelle zone interessate dal virus e di conseguenza in tutta Italia e per periodi indeterminati, per molte settimane o mesi ancora, con una perdita di introiti irrecuperabili nel tempo, senza nessun tipo di copertura o accesso al credito o dilazione di pagamenti.

La proroga annunciata di sospensione delle attività didattiche mette in ulteriore difficoltà realtà come quelle del nostro settore che lavorano con le scuole, favorendo diffusione di benessere, di integrazione, di partecipazione e protagonismo giovanile limitando l’elusione scolastica. Sospesa per settimane la formazione didattica teatrale, in collaborazione con le scuole, annullate le letture nelle biblioteche, cancellati festival, eventi in rassegna con relative richieste di rimborsi da parte del pubblico, bloccata la gestione delle attività formative dirette, con relative richieste di rimborso e restituzione. Una situazione che, al momento, si traduce in almeno due settimane di lavoro perse per almeno 260 e più lavoratori dello spettacolo che qui rappresentiamo. 

Di fronte a questo scenario, Associazione Etre chiede che a fronte della messa in sicurezza delle zone a rischio virus, Regione Lombardia intervenga, come in ogni altro settore delle realtà produttive, per sostenere il lavoro, in modo diretto. Consideriamo dunque necessario lo stanziamento da parte di Regione Lombardia di risorse economiche straordinarie e adeguate che permettano di affrontare l’emergenza e garantiscano un corretto svolgimento dell’intera progettualità̀ culturale 2020. E dato che si tratta di un’emergenza straordinaria, ci aspettiamo che queste risorse vengano attinte da fondi straordinari. 

A tal fine chiediamo l’apertura di un tavolo di crisi territoriale perché tutte le realtà che contribuiscono a rigenerare e mantenere vivo il sistema dello spettacolo dal vivo, godano di misure atte a garantirne la sopravvivenza. 

per Associazione Etre
il Presidente Marina Visentini
Milano 28 Febbraio 2020

Fonte: Teatro Magro Mantova

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