Sono trascorsi cinquant’anni dal 1969, quando l’uomo sbarcò sulla Luna, e l’Archeologico di Napoli celebra questa ricorrenza con il raffinato percorso espositivo “MANN on the moon”, in programma nell’Atrio del Museo da giovedì 18 luglio al 30 settembre 2019.
«Anche al MANN è tempo di Luna! Con questa originale e ingegnosa mostra non solo celebriamo insieme a tutto il mondo l’anniversario di una tappa importante nel cammino dell’umanità.  Con la valorizzazione di pezzi unici del nostro patrimonio, come il Menologium rusticum della collezione Farnese, vogliamo fornire anche una piccola e preziosa anticipazione della costituenda sezione ‘tecnologica’. Ideale prosecuzione de “Le ore del Sole”, il percorso scientificamente rigoroso di “Mann on the moon” è arricchito di stimoli e suggestioni per incantare tutti i visitatori, naturalmente nel segno di Selene», ha spiegato il Direttore del Museo Paolo Giulierini.
«Lo sbarco sulla Luna ha rappresentato la più importante conquista aerospaziale del secolo scorso e ha riscritto la storia millenaria del genere umano. La mostra “MANN on the Moon” celebra un anniversario molto speciale per gli Stati Uniti e per il Consolato, che segue con grande attenzione le tematiche scientifiche e tecnologiche, e sostiene con orgoglio eventi e iniziative in questi settori”, ha affermato il Console Generale USA Mary Ellen Countryman, presente all’inaugurazione.

Ha preso parte al vernissage anche Marcella Marconi, Direttrice dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte: «Un’iniziativa di grande rilievo per ricordare un evento che ha segnato la storia dell’uomo e ha posto le basi delle future esplorazioni spaziali. La Luna sarà l’obiettivo di nuove missioni, trampolino di lancio per arrivare oltre, probabilmente su Marte nel giro di pochi decenni; la Luna rappresenta anche un oggetto di grande suggestione, capace di attrarre l’attenzione non solo di chi studia il cielo, ma anche di artisti, letterati e musicisti».
La mostra, a cura di Laura Forte e Maria Lucia Giacco, funzionari archeologi del MANN, e di Alessandra Pagliano, docente Diarc-Dipartimento di Architettura dell’Ateneo federiciano, parte dal racconto dell’iconografia lunare nell’antichità classica: venti reperti, in molti casi provenienti dai ricchi depositi del MANN, ripercorrono, in un iter colto e suggestivo, le diverse raffigurazioni di Artemide e Selene. Risaltano, nell’allestimento, un imponente sarcofago, un cratere apulo a mascheroni, alcune statuette d’argento da larario, i marmi raffiguranti Artemide e Selene, le lucerne di terracotta e gli affreschi dedicati ad Endimione e Selene.
In dialogo con i reperti antichi, vi sono anche preziosi acquerelli e tempere di Giuseppe Abbate e Giuseppe Marsigli: queste opere ottocentesche, appartenenti all’Archivio Disegni del MANN, ripropongono l’iconografia degli affreschi pompeiani inseriti nell’exhibit.

Nel mondo antico la Luna era anche uno strumento naturale per misurare il trascorrere del tempo; così, in “MANN on the moon” i visitatori possono ammirare due straordinari esemplari di antichi calendari in marmo: il Menologium rusticum, un particolarissimo parallelepipedo del I sec. d.C. (appartenente alla Collezione Farnese),che riportava, per ogni mese, il numero dei giorni, definendo la durata delle ore di luce e della notte, le fasi lunari, l’elenco delle divinità celebrate, le feste religiose; ancora, l’Index Nundinarius, tavola in cui erano fornite le date di svolgimento delle nundinae, i mercati cittadini.
Tali reperti sono accompagnati da un ricco apparato esplicativo, che viene approfondito anche dai video in mostra. Se, nel percorso multimediale “Il cielo sopra il MANN”, realizzato da Alessandra Pagliano con il suo staff di ricerca, è riprodotto il susseguirsi delle fasi lunari, un altro filmato illustra, anche grazie alle suggestioni delle musiche originali di Antonio Fresa, come scienza e leggenda si siano intrecciate, nel corso della storia, per rappresentare la natura polisemantica ed inafferrabile della Luna.
L’incursione nella storia contemporanea e nella straordinaria impresa di Collins, Armstrong ed Aldrin conclude questo viaggio fra terra e cielo: le foto e i filmati originali dell’Archivio NASA, la storica trasmissione della RAI con il commento di Tito Stagno e le foto dell’Archivio Riccardo Carbone scandiscono le tappe di un racconto che viene calato anche nella realtà napoletana. A scorrere, naturalmente, sono le immagini del lancio del Saturn V, delle prime impronte umane e della bandiera americana sulla superficie lunare.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa MANN

MANN ON THE MOON
18 luglio – 30 settembre 2019

MANN
Museo Archeologico Nazionale Napoli
Piazza Museo 19
tel. +39 081 4422 149

www.museoarcheologiconapoli.it