La Giulietta di Pietro Roi è da oggi in mostra alla Casa di Giulietta a Verona. I Musei Civici accolgono una nuova donazione, grazie alla generosità dell’imprenditore veronese Giuseppe Manni, già presidente degli Amici dei Musei. Il quadro della giovane eroina shakespeariana entra così a far parte delle collezioni civiche e resterà esposta permanentemente nella Casa, diventando parte di un più ampio progetto di rinnovamento, che terrà conto della sistemazione museologica di Antonio Avena e della tradizione del mito shakespeariano.

L’opera di Pietro Roi (Sandrigo,Vicenza 1819 – Venezia 1896) è realizzata con tecnica pastello su cartoncino di formato ovale, misura 44×59 centimetri è stata acquistata alcuni mesi fa dall’imprenditore, con il preciso intento di donarla alla città di Verona. Quest’opera è un legame e, allo stesso tempo, il punto di collegamento che mi ha fatto immaginare, già al momento dell’acquisizione, la forza e la bellezza che avrebbe acquistato una volta esposta in questa sala, ha affermato Manni.  

La morte d Giulietta e Romeo. Pietro Roi 1882. Esposto alla Gam di Verona

Spiega il direttore Rossi che alla stessa novella si ispira anche la Morte di Romeo e Giulietta, dipinto nel 1882, di proprietà dei Musei civici di Vicenza eattualmente esposto a Verona alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. «La figura di Giulietta che presentiamo oggi, si colloca nello stesso periodo e l’iconografia ripropone in una posa quasi identica la figura della sfortunata amante addolorata per la perdita di Romeo. Ma in questa versione la giovane donna è colta in un’espressione di intimo e dolcissimo tormento, non si dispera nello strazio patetico e teatrale che invece domina l’atmosfera della scena nel grande dipinto».

C.S.M.
Fonte: Agenzia di stampa Comune Verona, 19 novembre 2020

Casa di Giulietta
via Cappello 23 – 37121 Verona
tel. 045 8034303
castelvecchio@comune.verona.it  
casadigiulietta.comune.verona.it

Da sinistra: il direttore musei civici Francesca Rossi, l’assessore alla Cultura Francesca Briani, il donatore Giuseppe Manni, il sindaco Federico Sboarina