La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino inaugura due mostre, in concomitanza con la riapertura dei musei e con la ripresa delle attività in presenza. Una, dal titolo “Viaggio controcorrente. Arte Italiana n1920 – 1945” presenta opere dalle collezioni di Giuseppe Iannaccone, dalla GAM e dai Musei Reali di Torino, ed è organizzata in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. La seconda esposizione ruota attorno al tema “Sul principio di contraddizione” e pone a confronto le opere di cinque artisti viventi.

VIAGGIO CONTROCORRENTE
Arte italiana 1920-1945 (5 maggio – 12 settembre 2021)
Il percorso espositivo è dedicato a un periodo storico molto intenso per l’arte italiana, tra la fine della Grande Guerra e il termine della Seconda Guerra Mondiale: 25 anni di storia raccontati con circa 130 opere attinte dal patrimonio del museo e da alcuni lavori scelti dalla Galleria Sabauda che, in pochi lo sanno, oltre a capolavori dal Trecento al primo Ottocento, possiede una cospicua raccolta di primo Novecento. Le due raccolte pubbliche dialogano con una significativa selezione di 73 capolavori dalla ricca collezione privata dell’Avvocato Giuseppe Iannaccone di Milano.

Carlo Levi Donna e frutta, 1933 GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino / Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris

La mostra – curata da Annamaria Bava, responsabile Area Patrimonio dei Musei Reali, dal direttore della GAM Riccardo Passoni e dalla curatrice della collezione Iannaccone Rischa Paterlini – è stata ideata per evidenziare il ruolo curativo dell’Arte che, attraverso la bellezza, sollecita la salute del corpo e dell’anima. L’evento sostiene una raccolta fondi a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus in occasione dei suoi 35 anni di attività.

Si indagano la storia, le idee, i progetti e gli scontri che caratterizzarono gli anni tra le due guerre. Nel nostro Paese quel periodo, dopo i turbolenti anni dell’Avanguardia, vide nascere i principi di “valori plastici” che, prendendo ispirazione dal passato, influenzarono la retorica dell’arte fascista, la quale in seguito si sviluppò nel richiamo al classicismo. Uno stile che prediligeva le impostazioni chiare e sobrie, con riferimento alla purezza delle forme e all’armonia nella composizione.

La collezione di Giuseppe Iannaccone rappresenta un unicum nel panorama italiano e internazionale, e nasce nei primi anni Novanta con la volontà manifesta di ricostruire un’alternativa a questa dimensione retorica e ufficiale, rintracciando un significativo gruppo di artisti che credettero in un’arte dalle molte possibilità espressive, controcorrente risetto alle politiche culturali fasciste.

La poesia del quotidiano di Ottone Rosai e Filippo De Pisis; l’espressionismo della Scuola di via Cavour con Mario Mafai, Scipione, Antonietta Raphaël; il lavoro di scavo nel reale di Fausto Pirandello, Renato Guttuso e Alberto Ziveri; le correnti dei ‘Sei di Torino’ e del Chiarismo lombardo; le forze innovatrici dei pittori e scultori di Corrente, tra i quali Treccani, Birolli, Fontana, Sassu, Vedova…
Catalogo edito da Silvana Editoriale.


Diego Perrone Senza titolo, 2013
Courtesy l’artista e Massimo De Carlo

SUL PRINCIPIO DI CONTRADDIZIONE
Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli, Diego Perrone
(5 maggio — 3 ottobre 2021)
Non è un tema, né un linguaggio quello che unisce i cinque artisti presenti in questa esposizione. È piuttosto la presenza di uno spazio di possibilità all’interno delle loro opere, composte, quasi sempre, da almeno due elementi, da due o più nature non pienamente conciliabili tra loro e legate da un vincolo di ambiguità che talvolta diviene chiaro rapporto di contraddizione.

Queste sono le parole della curatrice Elena Volpato, la quale prosegue a spiegare che ciò che unisce questi cinque artisti è la capacità di tenere all’interno delle loro opere lo spazio che separa e congiunge più rappresentazioni e di riconoscere il loro sovrapporsi nel tempo, di accogliere nel corpo stesso dell’opera il cono d’ombra da cui provengono svelando l’inesauribilità delle immagini, il loro emergere continuo e ripetuto.

Il principio che tutti noi conosciamo è quello di non contraddizione. L’accoglimento della contraddizione può sembrare una libertà contro la ragione che l’arte rivendica. Eppure, prosegue la curatrice, le odierne teorie scientifiche e filosofiche ci pongono a confronto con la contraddizione ammettendo all’interno dei loro campi la sovrapposizione e la compresenza di verità opposte, di determinazioni contrarie. Così le opere di questi cinque artisti offrono un luogo dove vale la pena di sostare.

Flavio Favelli Military Decò (A), 2019
Courtesy l’artista e Studio Sales di Norberto Ruggeri, Roma

L’immaginario di Flavio Favelli (Firenze, 1967) e le sue composizioni architettoniche fatte di note impassibili e di echi viscerali, i suoi retri di specchio che imprigionano le immagini invece di rifletterle. Le Veroniche di Luca Bertolo (Milano, 1968) indugiano sulla loro ostensione fatta di nascondimento, considerando la bellezza dei suoi dipinti protetta sotto tracce sfiguranti di spray.

Le motivazioni della mostra si trovano anche nel lavoro di Diego Perrone (Asti, 1970) perché guardare una sua scultura di vetro significa guardare un volume e insieme un vuoto. Il pensiero dell’indecidibile si nutre dei lavori di Francesco Barocco (Susa, 1972), dell’impossibilità di dire se i suoi disegni di nera grafite siano il fondo oscuro da cuiemerge il bianco della sua scultura o se siano le ombre a posarsi sul gesso. Infine le trasparenze di Riccardo Baruzzi (Lugo, 1976) e le sue tele fatte di figure abitate da altre figure, di contorni che si sovrappongono in uno spazio contraddittorio.
Catalogo pubblicato da Viaindustriae

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Gam, aprile 2021
Immagine di apertura: Renato Guttuso, Ritratto di Mario Alicata, 1940, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano , Foto Paolo Vandrasch

VIAGGIO CONTROCORRENTE
Arte italiana 1920-1945
5 maggio – 12 settembre 2021

SUL PRINCIPIO DI CONTRADDIZIONE
Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli, Diego Perrone
5 maggio — 3 ottobre 2021

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via Magenta, 31 – 10128 Torino
www.gamtorino.it